MASSAGGI TERAPEUTICI IN STUDIO A PALERMO
Gli esperti di Fisiolab trattano i disturbi dei pazienti anche con shiatsu e kinesiterapia.
Fissate subito il vostro momento dedicato ai massaggi.

Kinesiterapia
La kinesiterapia o terapia di movimento è una particolare branca delle terapie manipolative che si prefigge la riabilitazione e la rieducazione funzionale di singoli muscoli o gruppi muscolari o dell'intero organismo, attraverso l'attuazione di specifici movimenti.
Distinguiamo una kinesiterapia passiva, in cui i vari movimenti vengono fatti svolgere all'organismo da una forza esterna ed una kinesiterapia attiva, in cui è l'organismo stesso che deve produrre, attraverso il suo apparato muscolare, l'energia necessaria alla realizzazione degli esercizi.
Le tecniche della kinesiterapia attiva includono esercizi di movimento liberi, esercizi in compagnia dell'istruttore di ginnastica, esercizi agli attrezzi su impianti fissi (ad es. la spalliera) o con attrezzi mobili (ad es. le bacchette) e la kinesiterapia subacquea che ottiene il massimo rendimento dalle azioni meccaniche e termiche dell'acqua.
La kinesiterapia passiva viene generalmente eseguita dal medico curante, da un fisioterapista o da un infermiere specializzato e consiste principalmente in cambiamenti di posizione degli arti e in movimenti passivi delle estremità del paziente, dosati gradualmente.
L'importanza di questa tecnica terapeutica, già conosciuta ai tempi dei greci, è andata sempre più diffondendosi negli ultimi anni, in quanto l'evoluzione della società moderna ha determinato una progressiva riduzione dell'attività fisica da parte delle persone. Inoltre, la benefica influenza che essa esercita sull'attività respiratoria, sulla circolazione sanguigna e sul metabolismo fisico è di per se stessa un'ottima prevenzione contro molte delle patologie croniche contemporanee.
Anche dopo un intervento chirurgico la kinesiterapia si dimostra di particolare utilità. Infatti la semplice esecuzione di alcuni movimenti come la rotazione dei piedi e di tutti gli arti inferiori, estensioni muscolari e leggeri movimenti di flessione ed estensione degli arti sono un validissimo mezzo di prevenzione contro l'insorgenza di trombosi, contratture muscolari o deformazioni articolari. La kinesiterapia trova anche vasto campo di applicazione nelle malattie che colpiscono le articolazioni, come nella poliartrite cronica primaria, e nelle malattie degenerative delle articolazioni (ad es. l'artrosi) e dei tendini, oppure nella rieducazione post-traumatica degli arti immobilizzati da apparecchi gessati. Altra applicazione trova nel campo delle malattie dell'apparato respiratorio. Alcuni esercizi respiratori, infatti, possono contribuire a potenziare e migliorare la ventilazione polmonare in malattie come l'enfisema o le bronchiti croniche, esercitando anche una benefica azione sulla circolazione polmonare.
Questo tipo di terapia è utile anche in gravidanza, sia come preparazione al parto, sia nel postpartum per ridare tono alla muscolatura dell'addome e del pavimento pelvico. Da tutto ciò è evidente l'importanza della kinesiterapia nelle diverse tipologie di affezioni morbose, ma è anche utilissimo ricordare che essa, per essere realmente utile ed efficace, deve essere attuata sempre dietro precisa indicazione del medico e sotto la guida di un fisioterapista ed inoltre, essa ha soltanto un'azione riabilitativa e rieducativa sulla funzione compromessa, e che dunque non cura la malattia, ma le conseguenze che tale malattia determina. Articolo tratto da terzaeta.com
Lo Shiatsu in Giappone e in Italia
Lo shiatsu, tecnica manuale basata sulle pressioni portate con i pollici, i palmi delle mani, i gomiti e, in alcuni stili con nocche, ginocchia e piedi, affonda le sue radici nelle forme di manipolazione e massaggio tradizionali orientali, come l'am-ma, l'an-fa, il tui-na cinese ecc.
Si differenzia da queste forme (e questo è il motivo per cui non è corretto definirlo massaggio) perché si è caratterizzato alla sua nascita, che risale al periodo tra le due guerre mondiali, per la staticità della pressione portata, che entra perpendicolarmente alla superficie del corpo trattata; non esistono pertanto nello shiatsu sfregamenti, impastamenti, manipolazioni vertebrali ecc.; le pressioni entrano in profondità senza scivolare sulla pelle e producono uno stimolo a cui l'organismo della persona trattata "risponde", recuperando e manifestando "dal profondo" le proprie risorse vitali.
Espressioni tipo "lo shiatsu stimola la capacità di autoguarigione", oppure "lo shiatsu produce un risveglio vitale" rendono l'idea dell'effetto benefico globale che un trattamento shiatsu, ben eseguito, può produrre nell'individuo.
Negli anni sessanta, stante la diffusione e la popolarità raggiunta dallo shiatsu un Giappone, il Ministero dell'Assistenza Sociale nipponico ne codifica le caratteristiche definendolo: "Lo shiatsu è un trattamento nel quale si adoperano i pollici e i palmi delle mani per esercitare pressioni su determinati punti, allo scopo di correggere irregolarità dell'organismo, di conservare e migliorare lo stato di salute e a contribuire alla cura di taluni stati morbosi".
Negli anni settanta lo shiatsu si diffonde in America e in Europa, raggiungendo anche l'Italia dove trova un ambiente particolarmente favorevole alla propria diffusione e al proprio sviluppo; in un primo momento nella forma di "terapia alternativa" come risposta alla crescente domanda di salute e alla crisi di credibilità della medicina istituzionale.
Negli anni '90 lo shiatsu in Italia ha sviluppato un percorso autonomo che ha prodotto forme e tecniche originali e soprattutto lo ha portato a creare e a crearsi un nuovo spazio non direttamente legato alla cura delle malattie; ma più propriamente finalizzato allo sviluppo di uno stato di "miglior vitalità e benessere", di "ottimizzazione delle risorse personali", contribuendo a strutturare e ad espandere un settore "a latere", ma diverso e autonomo, all' "universo sanitario", un settore che possiamo etichettare come attinente alla "qualità della vita".
Lo shiatsu costituisce una risposta, semplice e alla portata di tutti, alla domanda sociale di "miglior qualità della vita"; tutto ciò, oltre a rispondere alla crescente domanda sociale di "benessere in modo naturale", ha creato una reale opportunità di occupazione in notevole espansione visto che allo shiatsu non si rivolgono più solo i "disperati che le han provate tutte" o gli "alternativi-naturisti-amanti dell'orientale" ma tutti coloro che hanno riscontrato i benefici effetti nella quotidianità della vita del "risveglio vitale" prodotto da un buon trattamento shiatsu. Benefici effetti che si possono tradurre esemplificando in: allentamento delle tensioni, sensazione di calore e leggerezza, lucidità della mente e miglioramento dell'umore, maggior energia e voglia di fare ecc.; in una frase "piena espressione delle potenzialità umane di ogni individuo"...
Lo shiatsu è stato portato con grande successo nelle cliniche di riabilitazione motoria, negli istituti geriatrici, nelle comunità di recupero dalle tossicodipendenze, nei centri di cura per handicap mentali e in tutti gli ambiti di disagio fisico e psichico; ma anche nelle palestre, nelle scuole di yoga o altre discipline corporee, nelle aziende, nei club sportivi e in tanti altri ambiti dove operano persone "normalmente sane", o addirittura "particolarmente sane" come sportivi e atleti; in tutti i casi il gradimento e i benefici riscontrati sono stati notevoli.
Per l'impiegato e la casalinga giapponese, fare lo shiatsu è una buona abitudine in qualsiasi condizione di salute si trovi; anche in Italia si sta costruendo questa sana abitudine; ma a condizione che gli operatori siano in grado di esprimere un alto livello qualitativo, grazie ad una preparazione rigorosa, alla competenza ed esperienza degli istruttori e delle scuole preposte alla formazione.
La cultura dello Shiatsu
Lo shiatsu é diventato un fenomeno sociale che travalica la categoria delle medicine non convenzionali e l'universo della new age. Lo shiatsu é una disciplina autonoma che affonda le proprie radici nelle pratiche millenarie che si sono sviluppate in oriente non per la cura della salute o la prevenzione delle malattie ma per un pieno sviluppo delle potenzialità vitali dell'individuo; ha effetti globali sul benessere della persona trattata (spesso anche sulla sintomatologia); frequentemente le persone si accostano alla pratica dello shiatsu motivate da disagi contingenti, ma incontrano una disciplina con un respiro molto più vasto, in grado di stimolare la vitalità della persona migliorandone la qualità della vita qualunque sia la condizione iniziale. Non é quindi rivolto solo a persone malate ma a tutti coloro che sono interessati a vivere meglio esprimendo il meglio di sé a tutti i livelli (psichico, fisico, emozionale, relazionale ecc.). Lo shiatsu risponde ad una domanda precisa e pressante della società attuale di benessere e miglior qualità della vita, di maggior consapevolezza nella gestione responsabile del benessere individuale e collettivo. Una risposta che diventi alternativa concreta e di massa alla progressiva medicalizzazione dei disagi individuali (con relativa necessità di estensione dei servizi sanitari e conseguente esplosione della spesa sanitaria) in sintonia con il piano sanitario nazionale, che tende alla riduzione della spesa e all'incremento del benessere sociale attraverso un'azione tesa a creare migliori condizioni di vita. In altre parole diffondere uno shiatsu di qualità formando operatori professionali promuove migliori condizioni di vita e riduce le aree di disagio e il ricorso alle cure medico-ospedaliere con 3 importanti effetti benefici sul piano sociale: ridurre le spese della sanità e dell'assistenza, promuovere l'occupazione, migliorare la qualità della vita per l'individuo e la collettività. Caratteristiche e differenze tra varie impostazioni tecniche Lo shiatsu ha assunto differenti caratterizzazioni in base alle condizioni culturali e alle tipologie fisiche incontrate nelle diverse aree geografiche:
- In Giappone la tecnica più diffusa è caratterizzata da una forma codificata, il kata, che viene ripetuta con poche varianti su tutte le persone; le pressioni sono intense, spesso oltre la soglia del dolore nella ricerca della massima efficacia; l'effetto generale è prevalentemente tonificante; è in genere una tecnica molto efficace ma difficilmente accettabile in un contesto sociale occidentale. Questo è un motivo per cui gli stili originari giapponesi, in particolare il metodo Namikoshi, non si sono diffusi in occidente.
- In U.S.A. lo shiatsu si è modificato adattandosi alle richieste e alle aspettative di quella società superficiale ed edonista; si è in pratica trasformato in un trattamento piacevole e rilassante meno indirizzato all' efficacia profonda. Nella pratica shiatsu americana (lo stile Ohashi ne costituisce l'esempio più caratteristico) sono praticamente scomparse le pressioni intense e si è arricchito di stiramenti, mobilizzazioni articolari, dondolamenti ecc., indubbiamente piacevoli ma scarsamente efficaci sul piano del "risveglio energetico".
-In Europa lo shiatsu, rispondendo alla domanda sociale di salute che si era diffusa negli anni settanta come reazione alla crisi di fiducia nei confronti della sanità pubblica, si é in un primo momento qualificata come terapia alternativa, affiancandosi a tutte le altre pratiche mediche non convenzionali (omeopatia, fitoterapia, chiropratica, osteopatia ecc) che in questi anni si sono sviluppate ed hanno conquistato una vasta area di mercato, imponendosi anche a livello istituzionale. Ha conosciuto in questa forma un notevole successo che lo ha portato ad una diffusione senza precedenti in occidente e gli ha restituito la dignità di pratica incisiva ed efficace. Ma questa impostazione, rischiando di confinarlo negli ambiti ristretti dell'universo sanitario, si è rivelata, a partire dalla metà degli anni novanta, inadeguata sia ad esprimerne pienamente la carica innovativa sul piano culturale, sia a svilupparne le potenzialità di coinvolgimento di nuovi settori sociali. Anche perché, impostando lo shiatsu come terapia alternativa, gli operatori hanno spostato la loro attenzione dalla qualità ed efficacia delle pressioni agli aspetti di diagnosi e terapia (mutuate per lo più dalla medicina cinese), perdendosi in analisi astratte e speculazioni teoriche. Il classico "terapista shiatsu" europeo che lavora più con la testa che con pollici e gomiti, che è più esperto di teorie cinesi che abile nella manualità risulta per molti versi obsoleto. La reale forza dello shiatsu ha iniziato ad esprimersi negli ultimi dieci anni, generando un impatto immediato e concreto che si incontra con la richiesta di benessere e vitalità espresso da un numero sempre più elevato di persone. Articolo tratto da mondo shiatsu.com